Abu Ubaida, portavoce delle Brigate al-Qassam, parla delle grandi perdite militari israeliane e svela le menzogne di Tel Aviv
Fonte: Al Manar TV, 16 dicembre 2023. Versione italiana a cura di Fosco Giannini
Continuano senza interruzioni gli scontri violenti tra i combattenti della resistenza palestinese e le forze di occupazione israeliane entrate nella Striscia di Gaza, forze di occupazione inviate da Netanyahu che subiscono, nella rimozione più attenta e profonda dei fatti da parte di Tel Aviv, perdite quotidiane. L’esercito israeliano ha ammesso la morte di cinque dei suoi soldati solo nelle ultime 24 ore. Queste nuove morti portano, secondo le stesse fonti ufficiali israeliane, il numero dei soldati israeliani uccisi a 119 dall’inizio dell’incursione militare a Gaza, e a 450 dall’operazione Al-Aqsa Flood del 7 ottobre.
Nel 70° giorno dell’aggressione israeliana, le Brigate Al-Qassam (le Brigate Ezzedin al-Qassam rappresentano il braccio armato del movimento palestinese Hamas, ndr) hanno bombardato la città occupata di Al-Quds con una salva di razzi, in risposta ai massacri sionisti contro i civili a Gaza.
Le Brigate Al-Qassam hanno anche ufficializzato l’attacco a tre carri armati sionisti Merkava con proiettili Al-Yassin 105 e P29, a est della città di Khan Younis.
Al-Qassam ha affermato in un comunicato che, dopo il ritorno dai combattimenti, i suoi militanti hanno rivendicato la distruzione di un veicolo per il trasporto di truppe, uccidendo e ferendo i soldati a bordo. I combattenti di Al-Qassam hanno anche sequestrato le attrezzature militari ai soldati uccisi nella città di Khan Younis.
In una precedente dichiarazione, Al-Qassam aveva dichiarato che i suoi combattenti avevano fatto saltare in aria una casa dove diversi soldati dell’occupazione si stavano rifugiando a est di Khan Younis. Molti soldati israeliani, in questa operazione, sono stati uccisi e feriti.
Al-Qassam ha inoltre diffuso filmati dei suoi combattenti che attaccano veicoli e soldati dell’occupazione israeliana entrati nelle aree della città di Khan Younis, nel sud della Striscia di Gaza.
Le Brigate Al-Qassam hanno inoltre annunciato che a partire da sabato 16 dicembre inizieranno a pubblicare la documentazione dell’operazione effettuata dai loro combattenti nella zona di Juhr al-Dik, nel centro della Striscia di Gaza. Durante questa operazione, i combattenti di Al-Qassam hanno catturato 10 soldati sionisti che erano all’interno di una tenda militare, confiscando anche gli M16 appartenenti ai soldati dell’occupazione sionista.
Le Brigate Al-Qassam hanno altresì riferito di aver attaccato la cellula di comando israeliana nella zona di Juhr al-Dik con missili “Rayum” a corto raggio e colpi di mortaio di grosso calibro, bombardano anche il Kibbutz Nirim con missili “Rayum” da 114 mm.
Al-Qassam ha anche pubblicato un video di attacchi contro veicoli e soldati dell’occupazione che stavano entrando nel quartiere di Sheikh Radwan, a nord di Gaza City.
Nel suo discorso di venerdì 15 dicembre, il portavoce delle Brigate Al-Qassam, Abu Ubaida, ha affermato che “70 giorni dopo l’alluvione di Al-Aqsa, il popolo palestinese continua a combattere eroicamente contro l’esercito di occupazione di Netanyahu e contro la guerra criminale israeliana, una carneficina, un assassino di massa di bambini palestinesi senza precedenti nella storia”.
Abu Ubaida ha sottolineato che “ciò che l’esercito nemico annuncia ufficialmente in termini di numero di morti e feriti è assolutamente falso, e le testimonianze, i reportage dai terreni di guerra e i racconti dei nostri mujaheddin sulla morte dei soldati nemici documentano cifre molto superiori a quelle dichiarate dall’esercito di occupazione. E tutto ciò senza contare i soldati israeliani morti o feriti dentro i loro mezzi militari sotto il nostro fuoco”.
Così continuando, Abu Ubaida: “Non siamo sorpresi dalle bugie del nemico sul numero dei morti e dei feriti, perché la loro guerra si basa su di un arco completo di menzogne ed inganni nei confronti del mondo, nei confronti del popolo israeliano e nei confronti dello stesso esercito di Israele, dei suoi soldati e dei suoi ufficiali, sempre più ingannati. Ma la verità verrà inevitabilmente alla luce, indipendentemente dai tentativi del nemico di nasconderla”.
Abu Ubaida ha inoltre sottolineato che “i mujaheddin di Al-Qassam stanno monitorando, pronti a colpire, i movimenti dei carri armati e degli elicotteri dell’esercito di occupazione israeliano lungo la barriera di separazione 24 ore al giorno”, annunciando la distruzione di “più di 100 veicoli militari israeliani negli ultimi cinque giorni”.
“Si scopre inoltre giorno dopo giorno – concludendo, Abu Ubaida – che le forze di occupazione hanno tra le loro fila, utilizzandone cinicamente la vita e la morte, molti soldati mercenari. Fatto di per sé gravissimo, che smentisce clamorosamente le parole d’ordine del governo israeliano e dell’esercito di occupazione, secondo le quali parole il genocidio israeliano portato avanti a Gaza sarebbe “una guerra per l’esistenza e la dignità nazionale”.
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