Mercoledì 20 marzo ultimo scorso, a Roma, presso la sede dell’Ambasciata dello Stato Plurinazionale della Bolivia, si è tenuto un importante incontro ufficiale – non retoricamente importante, ma tale alla luce degli esiti stessi di esso – tra l’ambasciatrice della Bolivia, Sua Eccellenza Sonia Brito Sandoval, e una delegazione del Movimento per la Rinascita Comunista, formata dal coordinatore nazionale del MpRC, Fosco Giannini; dal responsabile Esteri del MpRC, Gianmarco Pisa; dalla responsabile delle Relazioni internazionali del MpRC, Candida Caramanica e dal responsabile dell’Organizzazione del MpRC, Gianni Favaro.
In un clima di davvero grande empatia politica tra le parti si è sviluppata una profonda e sincera discussione sull’intero quadro internazionale. Il compagno Fosco Giannini ha aperto la riunione illustrando a Sua Eccellenza Sonia Brito Sandoval i motivi per cui, in Italia, è stato costituito il MpRC. Giannini ha reso noto all’ambasciatrice di quanto sia drammaticamente vasta, in Italia, la diaspora comunista, di come centinaia di migliaia di comuniste e comunisti, dopo lo scioglimento del Pci storico, nel 1991, siano entrati in questa diaspora, di come nessuna forza comunista italiana successiva al Pci storico sia stata in grado di riunificare i comunisti e le comuniste senza più organizzazione e partito e di come la loro riunificazione sia il compito che si è dato il MpRC, che assieme al compito dell’unità dei comunisti si è dato il compito di ricostruire il legame tra comunisti e il movimento operaio complessivo, gli intellettuali e i giovani.
Nel suo primo intervento l’ambasciatrice ha rimarcato l’importanza dell’unità tra la classe dei lavoratori, delle avanguardie e del popolo, quell’unità che ha garantito i processi rivoluzionari in Bolivia e in tanta parte dell’America Latina e, proprio a partire dall’esperienza unitaria rivoluzionaria latinoamericana, l’ambasciatrice ha voluto rimarcare l’importanza dell’impegno unitario del MpRC.
È poi intervenuto il nuovo responsabile Esteri del MpRC, il compagno Gianmarco Pisa, il quale, anche nella sua veste precipua di esperto delle questioni latinoamericane, ha rimarcato come il MpRC individui proprio nel Socialismo del XXI Secolo (che prende forma sia attraverso i processi rivoluzionari in corso nel continente latinoamericano che nel “socialismo dai caratteri cinesi” in corso nella Repubblica Popolare Cinese) una grande possibilità di rilancio del pensiero e della prassi della Rivoluzione anche in Occidente e su scala mondiale.
Il compagno Gianni Favaro, riprendendo l’intervento dell’ambasciatrice, ha individuato proprio nella teoria e nella prassi dell’unità rivoluzionaria popolare che si è imposta in diversi paesi dell’America Latina, il cardine politico mancante del movimento comunista e anticapitalista italiano, chiedendo all’ambasciatrice: “Come avete fatto a conseguire questo risultato, l’obiettivo dell’unità popolare e di classe in Bolivia e in America Latina?”
Di grande interesse la risposta, profonda e articolata, di Sua Eccellenza Sonia Brito Sandoval, che così possiamo sintetizzare in questa cronaca: “Centrale è stata l’iniziativa di massa, la mobilitazione di massa dei “campesinos”, delle masse popolari e degli indigeni della Bolivia, una mobilitazione di lunga durata che ha poi saputo spingere e coinvolgere anche le forze di sinistra e antimperialiste sulla strada della rivoluzione”.
È stata poi la compagna Candida Caramanica che, oltre che Responsabile delle Relazioni Internazionali del MpRC, è anche presidente nazionale di Gea, la prestigiosa associazione nazionale in difesa della donna, a rimarcare il ruolo centrale delle donne, in America Latina, nei processi rivoluzionari. “Un ruolo delle donne latinoamericane – ha sostenuto Candida Caramanica – non segnato da quel femminismo liberale che troppe volte come tale appare in Italia e in Europa, ma segnato dal rapporto tra liberazione femminile e lotta di classe anticapitalista e antimperialista”.
Riprendendo la parola, il compagno Fosco Giannini ha proposto la costituzione, in Italia, di un’Associazione di Amicizia Italia-Bolivia. Una proposta subito fatta propria dall’ambasciatrice, che tuttavia ha allargato quella di Giannini, proponendo un’associazione più vasta, riguardante tutti i paesi rivoluzionari dell’America Latina. Una proposta, questa dell’ambasciatrice, che ha suscitato il grande interesse dell’intera delegazione del MpRC e che è divenuta il nuovo e pregante motivo di discussione dell’incontro.
Il MpRC ringrazia vivamente Sua Eccellenza Sonia Brito Sandoval per la calorosa accoglienza con la quale ha accolto la delegazione del Movimento, per la vasta e profonda discussione politica che ha voluto sviluppare e sostenere e per la stessa idea volta a costituire una grande Associazione Italiana di Amicizia con i paesi rivoluzionari dell’America Latina. Un obiettivo per il quale già nell’immediato il MpRC si metterà al lavoro.
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