A fianco di Cuba, a difesa del Socialismo e delle sue conquiste, per la Rivoluzione!

a cura del Dipartimento Esteri, MpRC

“Medici, non bombe. Dottori, non armi.” Invece di imporre misure coercitive unilaterali contrarie al diritto internazionale, dobbiamo promuovere la solidarietà e la cooperazione internazionale per affrontare le sfide comuni, promuovere e proteggere tutti i diritti umani per tutti e per tutte. 

L’inclusione di Cuba nella “Lista degli Stati Sponsor del Terrorismo” da parte del Dipartimento di Stato degli Stati Uniti, avvenuta per la prima volta durante l’amministrazione Reagan nel 1982, e, incredibilmente, tuttora in vigore, è un ulteriore atto della guerra multidimensionale scatenata dall’imperialismo contro Cuba e si inquadra nelle misure volte a rendere ancora più pesante e crudele il criminale “bloqueo” contro il popolo cubano, una politica che punta ad affamare la popolazione cubana e che ha già causato la perdita finanziaria di oltre 159 miliardi di dollari a prezzi correnti. La presunta “Lista degli Stati Sponsor del Terrorismo” è una misura unilaterale e illegittima che va contro i principi fondamentali e le norme basilari del diritto e della giustizia internazionale; minaccia pesantemente i diritti umani fondamentali, tra cui il diritto al cibo, alla salute, all’istruzione, il diritto alla vita e il diritto allo sviluppo, i diritti economici e sociali; e causa un impatto negativo straordinario sull’economia cubana, stendendo la sua minaccia e le sue imposizioni anche a Paesi terzi. 

Quella posta in essere dagli Stati Uniti e dall’imperialismo occidentale è una politica criminale e genocida perché colpisce direttamente il popolo cubano, ostacolando l’arrivo a Cuba di cibo, carburante, prodotti e attrezzature mediche e sanitarie, e altri generi di prima necessità; priva il popolo cubano della possibilità di realizzare i propri diritti umani fondamentali; crea assurdi ostacoli alle transazioni economiche e finanziarie con Cuba da parte di Paesi terzi, che temono per possibili ritorsioni da parte degli Stati Uniti. Inoltre, a causa dell’inclusione di Cuba nella “Lista degli Stati Sponsor del Terrorismo”, ai cubani e alle cubane residenti nell’Unione Europea sono negati i conti bancari o sono congelati i conti esistenti poiché considerati, in maniera del tutto assurda, clienti “ad alto rischio”; alle università negli Stati Uniti è vietato sostenere la ricerca di accademici o sostenere i progetti di artisti, scrittori e giornalisti cubani residenti sull’isola; perfino effettuare un banale trasferimento di denaro verso Cuba può comportare l’effetto di vedersi congelare i fondi e bloccare i conti.

Cuba socialista è stata per decenni una vittima costante del terrorismo statunitense ed è stata e continua a essere in prima linea nella solidarietà internazionale con tutti i popoli del mondo. Come testimonia il discorso di Fidel Castro del 2003 a Buenos Aires: “Il nostro Paese non sgancia bombe su altri popoli, né invia migliaia di aerei a bombardare città; il nostro Paese non possiede armi nucleari, chimiche o biologiche. Le decine di migliaia di scienziati e medici del nostro Paese sono stati educati all’idea di salvare vite. […] Decine di migliaia di medici cubani hanno fornito servizi internazionalisti nei luoghi più remoti e inospitali del pianeta. Una volta ho detto che non avremmo mai effettuato attacchi preventivi o a sorpresa contro nessun remoto angolo del mondo; piuttosto, il nostro Paese può inviare i medici necessari nei più remoti angoli del pianeta.”

“Medici, non bombe. Dottori, non armi.” Invece di imporre misure coercitive unilaterali contrarie al diritto internazionale, dobbiamo promuovere la solidarietà e la cooperazione internazionale per affrontare le sfide comuni, promuovere e proteggere tutti i diritti umani per tutti e per tutte e conseguire gli obiettivi dello sviluppo. In Italia siamo ben consapevoli della potenza della solidarietà internazionalista di Cuba: i medici e gli operatori sanitari della Brigata Henry Reeve in Lombardia e Piemonte nelle fasi più dure della pandemia; 497 medici, 270 tuttora presenti, in Calabria, senza i quali la sanità calabrese si sarebbe letteralmente fermata.

Ben consapevoli della grandezza del ruolo e dell’esempio, rivoluzionario, umanista e socialista, che Cuba rappresenta per il mondo intero, come Movimento per la Rinascita Comunista facciamo nostro il motto di Fidel, “Unidad, Firmeza y Victoria”, e ci battiamo per la fine del criminale bloqueo, per l’immediata rimozione di Cuba dalla cosiddetta “Lista degli Stati Sponsor del Terrorismo”, contro le minacce dell’imperialismo.  

Sempre a fianco di Cuba socialista!

Immagine: Abderrahman Ait Ali, Cuba 2018, CC BY-SA 2.0, commons.wikimedia.org/w/index.php?curid=74578046 

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