A cura del MpRC di Ancona
Fascisti? Anticomunisti? Ucraini nazifascisti? Sionisti di estrema destra? Distrutta nella notte e totalmente divelta a Falconara Marittima la grande bacheca con i manifesti della Festa nazionale del MpRC a Castelferretti (Ancona).
Chi ha paura del Movimento per la Rinascita Comunista? Nella notte tra martedì 10 e mercoledì 11 settembre, lungo via Flaminia, la strada che da Ancona porta a Falconara Marittima, la grande bacheca in alluminio e vetro che conteneva i manifesti della Festa Nazionale del MpRC – che si terrà, dal 13 al 15 settembre, a Castelferretti, un paese vicinissimo a Falconara Marittima, provincia di Ancona – è stata distrutta e i suoi sportelli totalmente divelti e portati via, assieme ai manifesti della Festa del MpRC.

Non deve essere stato semplice compiere questa azione “vandalica”, poiché la bacheca era posta in prossimità di un centro urbano vivo, inchiodata sui muri stessi delle case e la bacheca era robusta, alta, grande, in ottime condizioni, e distruggerla, smontandone gli sportelli, avrà richiesto tempo, attrezzatura adeguata e avrà provocato rumore, nella notte. La stessa complessità dell’operazione ci dice chiaramente che essa non può essere stata dettata da un “impulso inconsulto”, non può essersi trattato di una bravata da ubriachi nata improvvisamente, dalla natura casuale (per esempio: i vertici degli sportelli raggiungevano un’altezza ben superiore a quella di un uomo e dunque si può supporre che per smontare gli sportelli in vetro dai loro cardini alti vi sia stato bisogno di una scala).
Tutto ci dice, insomma, che la distruzione della bacheca, con l’asportazione e la scomparsa dei manifesti del MpRC, sia stata un attacco politico, diretto contro lo stesso MpRC. Ignoti, per ora, gli esecutori. Anche se il MpRC di Ancona vuol ricordare che nel manifesto della sua Festa a Castelferretti erano indicati anche i dibattiti, tra gli altri, sulla questione russo-ucraina e sulla questione palestinese; che a questi dibattiti parteciperanno oratrici e oratori, da Mosca e dal movimento palestinese, “molto esposti” nel senso della lotta contro l’imperialismo Usa e contro la guerra della Nato contro la Russia e contro il governo fascista israeliano di Netanyahu; aggiungendo che il MpRC di Ancona è stato già preso di mira, a suo tempo e durante altre sue iniziative e manifestazioni, sia dai militanti ucraini fascisti che dall’estrema destra sionista e antipalestinese.
Si può anche aggiungere, peraltro, che il dibattito di chiusura della Festa, domenica 15 settembre, vedrà presenti i segretari nazionali del MpRC, di Costituente Comunista, di Resistenza Popolare e di Patria Socialista, tutte forze che, a partire dallo stesso titolo del dibattito, per niente ambiguo (“Verso la costruzione del Partito Comunista”), porranno, appunto, la questione della loro unità e del progetto strategico della costruzione, in Italia, del partito comunista. Obiettivo che, con ogni probabilità, a qualcuno darà sicuramente fastidio e anche molto fastidio.
I compagni e le compagne del MpRC di Ancona non sono affatto intimoriti dalla provocazione portata contro il loro Movimento e contro il loro progetto volto alla ricostruzione del partito comunista in Italia e certo non smetteranno di lottare a fianco del popolo palestinese e contro l’imperialismo Usa, contro la Nato, contro l’Ucraina fascista di Zelensky e a fianco del Partito Comunista della Federazione Russa, impegnato a difendere la Russia dalla guerra della Nato.
Venerdì 13 settembre si aprirà a Castelferretti (nei pressi della spiaggia di Palombina dove è stata distrutta la bacheca) la Festa nazionale del MpRC. Dopo l’attacco, i militanti, i compagni e le compagne del MpRC saranno ancora più impegnati nel loro lavoro politico-organizzativo e ancor più convinti della giustezza di questo impegno. Alla Festa si dibatterà, si cucinerà, si cenerà e ci si divertirà assieme, e ci sarà anche un servizio d’ordine. Se qualcuno, invece che agitarsi nella notte come fanno i vigliacchi, vorrà venirci a trovare per discutere, lo aspetteremo…
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