a cura del MpRc di Ancona
Cronaca della prima giornata (venerdì 13 settembre) della Festa nazionale del MpRC e di «Futura Società» a Castelferretti (Ancona) e inizio della seconda giornata (sabato 14 settembre).
La pioggia non ha dato scampo alla prima giornata della festa nazionale (venerdì 13 settembre) del Movimento per la Rinascita Comunista e del suo giornale, «Futura Società», che si sta tenendo a Castelferretti, in provincia di Ancona, e che si prolungherà sino a domenica 15 settembre. I dibattiti, che avrebbero dovuto tenersi nella bella piazza alberata prospicente alla sede della festa, sono stati “spostati” (tavoli, seggiole, microfono, casse acustiche, bandiere, materiale politico), dall’intervento celere (sotto il temporale) dei militanti del MpRC, all’interno della sede, fortunatamente vasta, accogliente e dotata di cucina. La piazza avrebbe accolto meglio i tanti compagni e compagne, i cittadini, giunti alla festa per partecipare ai due dibattiti di venerdì 13 settembre e alla cena delle ore 20 che, come sempre in questa festa, anticipa il dibattito di chiusura delle ore 21/21.30. La sala interna ha, dunque, contenuto a malapena (e con una certa difficoltà, superata dalla “disciplina” degli astanti) “il pubblico” dei due dibattiti, il primo dei quali (ore 18.00) è stato su “Premierato e autonomia differenziata: l’attacco della destra e la lotta per la democrazia”.

Non svolgeremo, sia per questa discussione che per quella delle ore 21, una cronaca dettagliata poiché abbiamo a disposizione le riprese audio e video, che faremo girare. In sintesi: il dibattito su premierato e autonomia differenziata ha visto la preziosa relazione introduttiva di Alessandro Volponi (docente di filosofia e presidente del Centro Studi “Domenico Losurdo”) e gli interventi (di alto spessore intellettuale e politico, e lo diciamo in maniera assolutamente non retorica) della professoressa Sissy Catalani, del movimento contro premierato e autonomia differenziata e di Alberto Sgalla, docente di Diritto e scrittore. L’elemento di forte pericolo antidemocratico e di svolta autoritaria insito nelle controriforme del premierato e dell’autonomia differenziata è emerso in tutta la sua drammaticità politica e sociale nel dibattito (al quale buona parte del “pubblico” ha partecipato con passione civile e democratica), che è poi stato concluso dal compagno e professore Alessandro Volponi.

Alle 21.30, dopo la cena (partecipatissima, con primo e secondo appena appena bastanti per la quarantina di “avventori”) si è tenuto il dibattito dal titolo “Dalla guerra imperialista al conflitto nucleare?”. Anche in questo caso, estrema sintesi: Alessandro Belfiore (di No Guerra No Nato) ha aperto la discussione con una relazione lucida sull’analisi internazionale ma anche fortemente “militante”, volta, cioè, a sollecitare i compagni, i comunisti all’iniziativa contro la guerra imperialista in corso e a proporsi quali costruttori di un più vasto fronte contro l’asse di guerra Usa-Nato-Ue. Un mare di applausi, poi, quando Belfiore passa la parola alla compagna Marinella Mondaini, che con la passione e la lucidità che sempre la contraddistinguono, mette mirabilmente a fuoco il progetto strategico degli Usa e della Nato volto a distruggere la Russia, come primo e devastante attacco alla Cina e all’intero mondo multipolare. Straordinario poi, per profondità analitica e passione, l’intervento del professor Massimo de Santi, fisico nucleare, dirigente storico della lotta contro la guerra imperialista e contro il pericolo della guerra nucleare (e oggi dirigente del MpRC), “evento terrificante, di fine umanità ormai a un passo, in questa terza guerra mondiale già in corso”. Conclusioni affidate a Gianmarco Pisa (responsabile Esteri del MpRC) e svolte con la consueta lucidità analitica accompagnata dalle concrete proposte, per i militanti comunisti, di una mobilitazione volta alla costruzione di una vasta alleanza, di popolo, contro la guerra e contro la Nato.


Mentre scriviamo queste note (sabato 14 settembre, di mattina presto) i compagni e le compagne del MpRC di Ancona sono già al lavoro per l’organizzazione della seconda giornata della Festa. Si rimette a nuovo la sede, dopo “le occupazioni” della prima giornata, si inizia a cucinare (oggi orecchiette con cime di rapa e pollo ai peperoni, e mentre scriviamo gli odori già ci “invitano”), si prepara la piazza e si issano le bandiere rosse con falce e martello del MpRC tra gli alberi (sperando non piova anche oggi), mentre ci si organizza per andare a prendere, con le macchine, gli oratori che con i treni vengono da lontano. I due dibattiti di oggi, sabato 14 settembre: alle ore 18: “Non c’è movimento rivoluzionario senza teoria rivoluzionaria”, che è una presentazione del libro del MpRC Primi appunti politico-teorici, 27 capitoli sui grandi temi del movimento comunista e rivoluzionario. La compagna Laura Baldelli, della redazione di «Futura Società», condurrà il dibattito, che vedrà gli interventi del professor Francesco Galofaro, docente di semiotica all’università di Milano e coordinatore del Gruppo di Lavoro sulle questioni della ricerca marxista e della rivoluzione nel XXI secolo del Centro Studi nazionale “Domenico Losurdo”, di Vladimiro Merlin, della segreteria nazionale del MpRC, e di Fulvio Bellini, esperto di questioni geopolitiche e studioso di storia del movimento operaio e comunista. Tutti e tre – Galofaro, Merlin e Bellini – coautori del libro del MpRC – coordinato da Fosco Giannini, Primi appunti politico-teorici.
Il dibattito delle ore 21 verterà sulla crisi della Sanità pubblica, sugli imponenti processi di privatizzazione che la stanno smantellando e sulla campagna che il MpRC sta lanciando in sua difesa e per il suo rilancio. Per una campagna da condurre assieme a Costituente Comunista, Resistenza Popolare e Patria Socialista, forze che già hanno espresso il loro accordo per una campagna unitaria. Presiederà il dibattito Stefano Tenenti, dirigente storico, nelle Marche, del movimento sindacale di classe e coordinatore del MpRC per Ancona e provincia. Interverranno la dottoressa, di Fermo, Paola Volponi, l’operatore sanitario Sandro Carucci (dirigente comunista storico dell’area di Macerata e presidente dell’Associazione politico-culturale “ITIdealia”) e Mauro Borioni, anestesista-rianimatore presso il più grande ospedale delle Marche (ospedale di Torrette) e del movimento “Dipende da noi”.
Stasera si prevede tanto “pubblico”. Sperando non piova. Sperando basti la cena che si sta in questo momento preparando.
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