di Stefano Zecchinelli
Il governo israeliano-fascista, con gli attentati terroristici in Libano, ha aperto un nuovo fronte di guerra contro il movimento rivoluzionario Hezbollah. Netanyahu è il dittatore più pericoloso del pianeta che, con cinismo e nell’indifferenza, rischia di far sprofondare l’umanità nell’Armageddon termonucleare.
L’attentato terroristico in Libano ha aperto, da parte del governo israeliano-fascista, un nuovo fronte di guerra: l’applicazione del Piano Yinon (1982), successivamente ripreso da Ralph Peters ed antesignano della dottrina della “guerra eterna”. Lo Stato sionista, utilizzando le nuove tecnologie militari, persegue sulla strada della realizzazione della Grande Israele, un regime teocratico e razzialista che, con cinismo e nell’indifferenza, ha sistematizzato la distruzione dei ¾ del pianeta.
Pochi giorni addietro, in Libano, il Mossad ha fatto esplodere migliaia di cercapersone: fra le vittime, anche l’ambasciatore iraniano ed un bambino. Il regime sionista uccide senza pietà. Il maxiattacco terroristico israeliano-fascista è stato realizzato con l’esplosione a distanza di materiale altamente esplosivo Petn, almeno tre tipologie di cercapersone – come ha osservato su Telegram il giornalista Franco Fracassi – sono stati riempiti di esplosivo: Motorola LX2, Teletrim Cercapersone robusto, Gold Apollo AR924. Il sito «Difesa online» ha pubblicato una eccellente analisi di Claudio Verzola sull’attacco rivolto ad Hezbollah, il movimento nazionalista-islamico libanese, tralasciando gli aspetti tecnici Verzola arriva a delle conclusioni utili:
“Per questo motivo la mia convinzione è che l’attacco sia stato propagato attraverso la propagazione di segnali radio nell’area interessata tramite droni e o mezzi navali, segnali che hanno attivato in sincro tutti i device che evidentemente erano stati riprogrammati utilizzando un secondo indirizzo identificativo di massa che ha coperto l’intera serie di device commercializzati nella zona.”1
I filmati apparsi in rete ci hanno mostrato che i dispositivi coinvolti, nella prima fase, hanno emesso segnali, per esempio suoni o vibrazioni, i quali hanno indotto le vittime ad utilizzare il cercapersone. Ovviamente, s’è trattato d’una operazione terroristica, perché ha colpito con una violenza inaudita la popolazione civile. Israele non uccide per errore, come diceva Eduardo Galeano, ma uccide per orrore. Le multinazionali coinvolte nella produzione della tecnologia bellica sionista si trovano a Taiwan ed Ungheria.
Il regime sionista sta aprendo un nuovo fronte di guerra, in Libano, contro il movimento antimperialista Hezbollah, forza politica e militare capace – con merito – di umiliarla nella “guerra convenzionale” del 2006. Israele è uno Stato terroristico, oltre 3000 vittime in contemporanea, ciononostante è deontologicamente corretto analizzare i retroscena del “terrorismo totale”. Da diverso tempo, il Mossad, incapace di reggere una “guerra convenzionale” basata sul controllo del territorio, perfeziona le nuove tecnologie militari, pianificando uccisioni a distanza. Leggiamo il giornalista investigativo Ron Uzn, il quale cita una fonte di prima mano, Ronan Bergman giornalista del «New York Times» vicino all’intelligence sionista:
“Tuttavia, secondo le notizie riportate da Bergman ed altri, gli israeliani avevano intelligentemente anticipato questa possibilità e diversi anni fa avevano creato una società di facciata con sede in Ungheria che produceva cercapersone e altri dispositivi elettronici su licenza di un produttore di Taiwan. I suoi prodotti iniziali erano del tutto legittimi, ma il Mossad era preparato per qualsiasi opportunità di sabotaggio che si sarebbe potuta presentare. Così, quando Hezbollah ha ordinato circa 5.000 cercapersone di questo tipo, l’azienda li ha forniti, ma ogni dispositivo conteneva anche un carico mortale di esplosivi ad alto potenziale e schegge di cuscinetti a sfera. Poi, alle 15.30 di martedì 17 settembre, tutti i cercapersone hanno emesso un segnale acustico per un messaggio in arrivo, inducendo i proprietari a prenderli, per poi esplodere pochi secondi dopo. Il risultato sono state migliaia di esplosioni simultanee di cercapersone in tutto il Libano e altrove, con segnalazioni di circa 2.700 vittime, centinaia delle quali mutilate o gravemente ferite, oltre a circa una dozzina di morti.”2
L’Ungheria, punto di riferimento per i sovranisti transpolitici (“al di là delle categorie politiche destra/sinistra”, per dirla con lo storico Giorgio Galli), è diventata uno dei parco giochi del Mossad. Taiwan, invece, è una bambola della Cia. Usa ed Israele sono rei d’aver assassinato donne e bambini innocenti.
Tel Aviv ha realizzato un attacco terroristico delinquenziale, facendo cartastraccia della Carta delle Nazioni Unite; non c’è più “sovranità” (politica, militare, economica e digitale), mentre il diritto internazionale è dato in pasto ai sionisti-revisionisti, la lobby degli straussiani pronta a ricucire (com’è avvenuto in Ucraina) i legami con gli eredi dei fautori della Shoah. Citando lo storico Norman G. Finkelstein “Israele è uno Stato pazzo”.
La pazzia teocratica israeliana è incentivata a suon di finanziamenti, trasversalmente, dalla destra aziendale e dalla “sinistra sintetica”. Kamala Harris, a differenza di Trump, è più orientata verso l’Armageddon termonucleare contro la Federazione Russa, ciononostante ha una storia, di lunghissima data, da lustrascarpe dell’Aipac, la lobby sionista statunitense. Destra e “sinistra”, nell’Occidente collettivo, sono due facce della stessa medaglia: il sionismo guerrafondaio.
Scrive, sul «World Socialist Web Site» (Wsws), il giornalista investigativo Andre Damon:
“Dopo il discorso di Netanyahu al Congresso, ha incontrato il vicepresidente Kamala Harris, che ha promesso: ‘Farò sempre in modo che Israele possa difendersi, anche dall’Iran e dalle milizie appoggiate dall’Iran come Hamas e Hezbollah’. Nei dibattiti presidenziali di questo mese, sia Harris che l’ex presidente degli Stati Uniti Donald Trump hanno espresso un sostegno inequivocabile al genocidio di Gaza e hanno minacciato sia l’Iran che il Libano.”3
I candidati presidenziali Usa, Harris e Trump si genuflettono ai piedi di Netanyahu, il dittatore più pericoloso del pianeta. Gli Stati Uniti, complici del nazi-sionismo israeliano, considerano la mondializzazione del fascismo una opzione politica. Pubblicando la lista dei bambini libanesi uccisi dall’Idf, il regime sionista dimostra di considerare l’Umanità antiquata. Tel Aviv, fra menzogne, fake, rapporti d’intelligence e “guerra di classe dall’alto” verso qualsiasi forma di povertà (interna ed esterna), è il Paese della Grande Bugia.
Israele, martoriando il Libano e la Terra di Palestina (compresi i bombardamenti delle ultime ore), ha dimostrato d’essere un regime paria. Illegale.
Note:
1 https://www.difesaonline.it/mondo-militare/analisi-dellattacco-ad-hezbollah-tramite-i-cercapersone
2 https://comedonchisciotte.org/gli-attacchi-del-mossad-coi-cercapersone-esplosivi-e-l11-settembre/
3 https://www.wsws.org/es/articles/2024/09/19/puso-s19.html
Immagine: Images from a news article on Mehr News about the September 2024 pagers explosions in Lebanon, Unknown author, source: https://www.mehrnews.com/news/6229612, via Wikimedia Commons
Lascia un commento