di Fosco Giannini
L’attacco alla sanità pubblica e la sua privatizzazione selvaggia hanno un forte legame con i processi di militarizzazione generale, con il dominio, anche in Italia, degli Usa, della Nato e dell’Ue e con le guerre imperialiste in corso. Ed è a partire da ciò che le parole d’ordine del MpRC, che sarà presente in tutte le manifestazioni contro il G7 Salute ad Ancona, saranno: “Si alla sanità pubblica, no alla guerra! Fuori l’Italia dalla Nato, dall’Ue e dall’euro!”.
Il Movimento per la Rinascita Comunista (MpRC) aderisce e sarà presente con le proprie compagne e compagni e con le proprie bandiere a tutte le manifestazioni unitarie contro il “G7 Salute” che si terranno ad Ancona dal 9 all’11 ottobre 2024. Nella città Dorica convergeranno in questi tre giorni, “ospiti” del ministro della Salute del governo italiano Orazio Schillaci, i ministri degli Stati membri del G7 (Italia, Canada, Francia, Germania, Giappone, Regno Unito eStati Uniti d’America), il vice presidente della Commissione europea e il commissario europeo per la salute e la sicurezza alimentare. I temi ufficiali principali preannunciati dal G7 e che verranno discussi saranno: “architettura sanitaria globale e prevenzione; preparazione e risposta alle pandemie; invecchiamento sano e attivo attraverso la prevenzione lungo tutto l’arco della vita; approccio one health, con particolare attenzione alla resistenza antimicrobica”.
Risulta subito evidente la stridente contraddizione tra l’enfasi dei temi annunciati dal G7 e la verità delle cose, rappresentata dal liberismo sfrenato e antipopolare degli stessi governi G7, dell’Unione europea, compresa l’Italia, e dai loro possenti processi di militarizzazione e spinte alla guerra, che vedono proprio nella sanità pubblica la prima vittima sacrificale.
Il ministro italiano alla Sanità, Schillaci, ha avuto lo spudorato coraggio di affermare, in questi giorni precedenti il G7 ad Ancona e come premessa allo stesso summit nella città Dorica “che il governo Meloni ha alzato e di molto gli stanziamenti per la sanità pubblica”, rimuovendo il fatto che in verità la parte da destinare alla sanità pubblica è solamente l’8,16% dell’intero Pnrr, a fronte degli immensi spostamenti di risorse a favore della militarizzazione generale, del rafforzamento delle basi Nato in Italia e delle enormi spese per l’invio di armi al governo fascista ucraino di Zelensky. La spesa militare ufficiale del governo Meloni per il 2024 – spesa imposta dagli Usa e “guidata” dal potere incontrastato della Nato in Italia – è stata di circa 30 miliardi di euro, con una crescita del 5,1% rispetto al 2023 e del 12% rispetto al 2022. Mentre è sotto gli occhi di tutti, specie dei cittadini che avrebbero bisogno di esami, prevenzione, cure e seria ed efficace ospedalizzazione, la decadenza, gli imponenti processi di privatizzazione (processi avviati dai governi di centro-sinistra e da Berlusconi e oggi scientemente proseguiti dal governo di destra) e la distruzione dell’intera sanità pubblica italiana, come per tutti i cittadini sono drammaticamente e quotidianamente riscontrabili le lunghissime liste d’attesa, la vergogna dei ticket (spacciati come “contributo” dei cittadini alla sanità e al welfare, mentre si cancella dal senso comune di massa il fatto che i lavoratori già pagano ogni mese, attraverso la trattenuta di più di un quinto dal salario/stipendio, il loro, già pesante, “obolo” per il welfare generale), la quasi impossibilità di accedere ai pronto soccorsi e la crisi degli ospedali e dei poliambulatori, crisi data sia dalla mancanza, ormai cronica, di personale che dalla mancanza di investimenti e, dunque, di quella nuova e avanzata tecnologia medico-sanitaria (sempre più raffinata, sul piano diagnostico prontamente rivelatrice di patologie e che potrebbe giungere ad una vasta gamma di interventi chirurgici “senza bisturi”) che oggi è sul mercato ma non è raggiungibile, appunto, per il taglio secco degli investimenti.
Il MpRC ha lavorato (per lanciare una campagna nazionale, anche con le altre forze comuniste con le quali si va impegnando per l’unità dei comunisti) su di un importante documento sulla sanità pubblica, un documento che, oltreché le battaglie contro le liste d’attesa e contro i ticket, mette al proprio centro la lotta per la cancellazione della legge del 1992 attraverso la quale si “regionalizza” la sanità pubblica; attraverso la quale si passa, disgraziatamente, dalle Usl alle Asl e cioè all’aziendalizzazione della sanità, alla sua “mercificazione” e sostanziale privatizzazione; con la quale legge si esenta lo Stato centrale di intervenire sui deficit della sanità, delegando tutta la partita alle Regioni, le quali, non avendo la forza di affrontare i deficit, tagliano personale, servizi e prestazioni. Una legge di “regionalizzazione” della sanità pubblica che sarà ancor più devastante, specie per il Meridione d’Italia, alla luce dell’autonomia differenziata.
Con questo suo documento sulla sanità pubblica il MpRC sarà nelle piazze di Ancona durante il G7 “Extra-Sanità”, come enfaticamente, scioccamente e soprattutto in modo menzognero, è stato chiamato, dallo stesso G7, il summit d’ottobre nella Dorica.
Il MpRC scenderà nelle strade, ad Ancona, in tutte le manifestazioni che saranno organizzate dall’insieme del fronte antimperialista, anticapitalista e antiliberista, contro le politiche “amerikane” di privatizzazione selvaggia della sanità pubblica italiana, contro il liberismo antioperaio e antidemocratico dell’Ue e del Trattato di Maastricht (Trattato che rimane tra le più importanti basi materiali dell’attacco alla sanità pubblica) e contro le linee del governo Meloni, volte a favorire quel grande capitale italiano diretto a far propria, e divorare per il proprio profitto, la sanità pubblica.
La militarizzazione imperialista e le politiche liberiste sono le cause primarie dell’attacco alla sanità pubblica e il MpRC scenderà nelle strade di Ancona, nella città trasformata dalla giunta comunale di destra (Daniele Silvetti sindaco, di Fratelli d’Italia) in una grande “zona rossa”. E scenderà in campo con le sue parole d’ordine: lotta di lunga durata, di classe e di popolo per la difesa e il rilancio della sanità pubblica, del welfare generale, dei salari e dei diritti dei lavoratori e delle lavoratrici; no alle guerre imperialiste, fuori l’Italia dalla Nato, dall’Ue e dall’Euro! Per una nuova sovranità nazionale socialista e rivoluzionaria! E a fianco del popolo palestinese, massacrato dal governo e dall’esercito fascisti di Netanyahu!
Immagine: locandina ufficiale manifestazione MpRC
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