Contro il G7 della Difesa a Napoli del 18, 19 e 20 ottobre, Costituente Comunista, il Movimento per la Rinascita Comunista, Patria Socialista, Resistenza Popolare, insieme con tutte le realtà impegnate nella lotta contro la guerra imperialista, contro l’imperialismo e per la pace, aderiscono congiuntamente alla piattaforma di movimento e partecipano alla mobilitazione che vedrà, tra l’altro, il corteo nel centro di Napoli il prossimo sabato 19 ottobre.
Il G7 della Difesa a Napoli è l’ennesimo vertice di guerra delle principali potenze imperialistiche del mondo e un vero e proprio oltraggio per la città di Napoli, già dichiarata Città di Pace, città protagonista della lotta di liberazione antifascista e medaglia d’oro della Resistenza, ma, al tempo stesso, tra le città che più subiscono l’impatto della presenza militare degli Stati Uniti e della Nato, con la presenza di uno dei due comandi operativi della Nato, l’Allied Joint Force Command, il Comando delle forze aeree Usa per il Mediterraneo e il Comando della VI flotta.
Oltre cento le basi Usa e Nato in Italia; oltre seicento le basi Usa nel mondo; una folle corsa al riarmo e alla guerra nella quale Usa e Nato stanno sempre più precipitando il destino stesso dell’umanità: la guerra contro la Russia in Ucraina; le provocazioni militari contro la Repubblica popolare cinese; le continue ingerenze in Asia centrale, in America latina, nell’Africa subsahariana; il genocidio da parte dello Stato Sionista contro il popolo palestinese e le aggressioni contro l’Iran, la Siria, lo Yemen e il Libano, sono solo alcuni dei fronti che attestano gli Stati Uniti e la Nato come il principale nemico della pace e la principale minaccia alla libertà dei popoli.
Di fronte a tutto questo, occorre riprendere l’iniziativa e la lotta antimperialista, contro la guerra e per la pace, contro il vertice di guerra del G7 a Napoli: per la libertà e l’autodeterminazione dei popoli; per una Palestina libera dall’oppressione sionista; per la liberazione dei territori palestinesi occupati e il diritto al ritorno dei profughi palestinesi; per la fine del sostegno militare e dell’invio di armi al regime di Kiev e per la fine delle sanzioni, illegali e controproducenti, contro la Russia; per la fine della politica del doppio standard e delle misure coercitive unilaterali, illegittime e illegali, contro la libertà dei popoli; per l’uscita dell’Italia dalla Ue e dalla Nato; per la pace e la giustizia sociale.
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