I comunisti al fianco dei lavoratori della Stellantis e dell’intero comparto

a cura della redazione

Istantanee dal corteo di Roma

I lavoratori della Stellantis e dell’indotto oggi sono in piazza, a Roma, nella giornata dello sciopero unitario, per chiedere ancora una volta garanzie sul futuro, mentre si annunciano tagli occupazionali, il fermo degli stabilimenti e la cassa integrazione. I comunisti unitariamente sono presenti al loro fianco, a sostegno delle lotte.

I vertici aziendali e la proprietà del gruppo stanno mettendo in scena il copione di sempre del padronato: dopo gli annunci e gli accordi ai tavoli istituzionali e sindacali, gli impegni non vengono mantenuti e, con grande ambiguità, cinismo e giochi di parole, tornano a battere cassa.

Agli operai si chiedono sforzi, sacrifici, “innovazione e fantasia”, ma i padroni e i loro presunti manager dimostrano sempre di non essere all’altezza delle sfide, degli obiettivi produttivi e dei ruoli assegnati. Sono soltanto interpreti di una farsa che si ripete stancamente da immumerevoli anni, il cui unico scopo è consolidare i propri interessi e profitti, scaricando responsabilità e inadeguatezze sui lavoratori, per drenare ancora più risorse pubbliche.

Di fronte ad un simile inaccettabile scenario, l’unica vera soluzione è la nazionalizzazione dell’azienda e di tutti gli stabilimenti presenti nel Paese, il cui costo in realtà è stato già ampiamente pagato con i finanziamenti dello Stato, per preservare il lavoro e definire una strategia di rilancio della filiera dei veicoli a motore e di sviluppo sociale ed economico dell’Italia.

Al corteo, sfilato nelle strade della Capitale, hanno partecipato circa 25 mila persone. Presenti anche i compagni e le compagne delle organizzazioni che compongono il Tavolo per l’unità d’azione e di lotta dei comunisti: Movimento per la Rinascita Comunista, Costituente Comunista, Patria Socialista e Resistenza Popolare.