di Stefano Zecchinelli
Le recenti dichiarazioni del tecno-fascista Elon Musk sui rapporti fra Usaid e laboratori militari P4, utilizzando la tecnica delle “mezze verità”, rilancia la fake sul laboratorio di Wuhan, occultando la realtà distopica di Fort Detrick. Il Covid è nato negli Usa? Questa domanda, a cui ha risposto il giornalismo antimperialista, fa tremare i neoconservatori del Pentagono, un super clan di cleptocrati necrotizzati che, con cinismo e nell’indifferenza, hanno contemplato la distruzione di una porzione del pianeta.
Gli Stati Uniti d’America hanno manipolato la narrativa sul Covid-19 declinando la proiezione unilaterale della lobby israeliana e del lobbysmo anticinese, una declinazione razzista della pandemia che ricorda la disinformazione eterodiretta successiva ai fatti (poco chiari) dell’11 settembre 2001. L’assurdità della politica estera Usa sta proprio nell’utilizzo delle spie e delle intelligence militari per risolvere un problema medico-sanitario di immensa complessità: il Covid-19 ha provocato, nei Paesi a capitalismo maturo (quindi pronto per essere abbattuto), un “genocidio clinico” accelerando la transizione a una nuova architettura di potere.
Trump e Biden arruolano il cospirazionismo sulla pandemia per Covid-19
Il legame dell’amministrazione Trump con le lobby della destra israeliana e quella anticinese di Taiwan è comprovato, oltre che dalla letteratura giornalistica d’inchiesta, dallo studio dei movimenti del complesso militare-industriale durante il “governo-dittatura” dell’Alt-Right. La politica di Joe Biden, nell’ottica dell’unilateralismo della Cia, è definibile come “trumpismo senza Trump”.
Il 24 gennaio 2020, l’ex tenente colonnello dell’esercito israeliano, Danny Shoham, scriveva sul giornale neocons «Washington Times»: “I coronavirus (in particolare la Sars) furono studiati nell’istituto e probabilmente vi sono tenuti”, osservava Shoham, riferendosi al Wuhan Institute of Virology. Sebbene Shoham suggerisse che “l’infiltrazione del virus all’esterno sarebbe avvenuta sia come perdita che come infezione interna inosservata di una persona che normalmente usciva dalla struttura interessata”, infine ammise (come praticamente ogni altro esperto finora): “finora non ci sono prove o indicazioni su un tale incidente”; fonte primaria The Grayzone1, già citato nella mia inchiesta giornalistica All’ombra del Covid-19. Deep State e Alt Right, vecchie e nuove élite in cerca di potere. Le accuse di Shoham trovano una prima motivazione nel curriculum vitae dell’ex tenente colonnello e uomo d’intelligence sionista, leggiamo:
“Shoham è attualmente membro del Begin-Sadat Center for Strategic Studies, centro di ricerca collegato al Partito Likud presso l’università israeliana di Bar-Ilan. Uno sguardo al suo lavoro presso l’istituto rivela una chiara dedizione all’agenda del primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu, con particolare attenzione a contenere l’Iran e a insistere sul cambio di regime in Siria. Il Centro Begin-Sadat precedentemente sollecitò l’Occidente a non combattere lo SIIL, ponendo il gruppo jihadista come ‘strumento utile’ per minare il governo siriano e l’Iran” (ibidem).
La seconda fonte menzionata è Radio Free Asia, finanziata dall’Open Society di George Soros, un megafono della disinformazione neocons sotto controllo dell’Agenzia statunitense per i media globali, la quale opera direttamente per conto della Cia. L’obiettivo delle agenzie d’intelligence ruota attorno all’utilizzo della pandemia per indebolire le nazioni indipendenti (es. Iran, Corea del Nord e Venezuela), mentre i media corporativi hanno, prima ancora del 2020, fabbricato l’ideologia anticinese che orienta geopoliticamente l’imperialismo “cosmopolita” dell’amministrazione Biden. Trump e Biden: non esiste un male minore, entrambe le scelte sono peggiori.
La lobby anticinese e quella israeliana: alleate contro la Cina
L’amministrazione Trump e quella Biden si collocano nell’alternanza di potere fascismo/neoconservatorismo nell’impero delle banane Usa.
Quando Donald Trump rilanciò in videoconferenza all’Onu (settembre 2020) la tesi sul Laboratorio di Wuhan, menzionò come fonte la “scienziata” Li-Meng Yan, ma chi è costei? Corrotta e approdata negli Usa si unì alla cerchia anticinese di Guo Wengui, un miliardario anticomunista legato a Steve Bannon e Jared Kushner. Nell’articolo Covid-19: Trump rilancia all’Onu la “teoria del complotto cinese” («L’Interferenza», 26 settembre 2020) riportavo un altro riferimento bibliografico giornalisticamente incontestabile:
“Non solo: pare che quando Guo riceva nella sua abitazione di New York i repubblicani vicini a The Donald, tutti rigorosamente anticinesi, anche miss Li sieda a tavola con loro. La prova starebbe in una foto pubblicata su Twitter da un certo Robbie Martin. Nell’immagine si riconoscono Bannon, l’ex sindaco repubblicano di New York, Rudy Giuliani e Li-Meng Yan. Tutti e tre intenti a partecipare a quella che sembrerebbe una cena a casa di mister Guo”.2
Miliardari, ladri e truffatori: l’amministrazione Trump ha costruito la tesi del laboratorio di Wuhan aggregando il peggio del neofascismo mondiale. Una postura geopolitica a dir poco balorda che ha unito la lobby della destra israeliana, rappresentata da Kushner, coi finanziatori del separatismo etnico di Taiwan: è altamente probabile che Bannon sia stato il collante ideologico-politico nella configurazione della nuova estrema destra “americano-sionista”.
Donald Trump è stato l’apripista del rilancio della “guerra eterna” di Biden
Trump e Biden fanno parte della disonorevole storia della borghesia imperialista Usa: il primo fascista e neocons, l’altro russofobo e sostenitore della “guerra eterna”. Entrambi sionisti. L’estrema destra israeliana (com’è stato dimostrato nella stesura dell’articolo) ha creato artificialmente la pandemia delle bufale sul laboratorio di Wuhan, rafforzando i media corporativi e coprendo le sperimentazioni P4 condotte nei laboratori militari nordamericani.
Il Covid-19 è partito negli Usa? Scrive il blogger marxista Rainer Shea:
“L’Istituto di ricerca medica dell’esercito nordamericano a Fort Detrick fu chiuso nel luglio 2019. Poi, a ottobre, una squadra di soldati statunitensi addestratasi vicino Fort Detrick si recò a Wuhan, a 300 metri dal mercato del pesce dove si trovò il primo gruppo di casi rilevati (anche se questo mercato non fu probabilmente il primo luogo in cui il virus sarebbe stato introdotto, poiché le truppe furono vicine). Se tali truppe fossero state deliberatamente inviate per far proliferare il virus, non sarebbe stato il primo caso nelle guerre degli Stati Uniti; Washington ha una storia di diffusione di virus utilizzato come carico diplomatico per i programmi militari segreti. Tali coincidenze, sebbene non necessariamente prove sull’ipotesi delle armi biologiche, sono accompagnate da solide prove che il Covid-19 iniziò negli Stati Uniti”.3
L’articolo di Shea (già citato in La tesi del laboratorio di Wuhan rafforza le lobby anticinesi del Pentagono di Stefano Zecchinelli, «L’Interferenza»,) valorizza l’affermazione politica “il laboratorio di Fort Detrick è l’untore del mondo” e viene valorizzata da ulteriori inchieste giornalistiche.
Nell’estate 2022, il capo delle truppe russe di difesa radioattiva, chimica e biologica, Igor Kirillov, ha denunciato come la rete dei laboratori militari Usa in Ucraina sia stata utilizzata dal Pentagono per studiare i virus che possono essere trasmessi dalle zanzare come la “febbre del sangue” di cui si verificarono molti focolai a Cuba nei primi anni ’80. Ecco le sue parole:
“La storia delle epidemie deliberate a Cuba negli anni ’70 e ’80 è completamente taciuta. Allo stesso tempo, l’uso delle zanzare Aedes come arma biologica, esattamente come quelle studiate dalle autorità militari statunitensi in Ucraina, è stato registrato in una class action di residenti cubani contro il governo degli Stati Uniti”; continua: “Questa vicenda presenta chiari segnali di natura intenzionale, poiché la malattia non era endemica nei Caraibi. Il momento di diffusione dell’epidemia, a fine gennaio, è stato scelto in virtù del ciclo biologico delle zanzare-vettori ed è stato ottimale per l’ulteriore sviluppo del processo epidemico”.4
L’articolo in questione è stato tradotto dal giornale «La voce Delle Voci», ma focalizzerei l’attenzione su queste poche parole “chiari segnali d’intenzionalità”; un progetto terroristico ampiamente sovvenzionato dalle famiglie Biden e Trump, (certamente) di comune accordo. L’utilizzo delle armi biochimiche è un orizzonte strategico per il complesso militare-industriale Usa, quindi la domanda “Il Covid è nato negli Usa?” potrebbe avere una risposta positiva: il Covid è nato negli Usa.
L’informazione “alternativa” sul “modello” Breitbart, rilanciando la tesi del laboratorio di Wuhan, ha fatto il gioco dei falchi del Pentagono: il dualismo Soros/Bannon ha alimentato la pandemia delle fake news, rafforzando il fascismo sinofobo. Americanismo diretto (Soros) e americanismo di ritorno (Bannon) o parzialmente nascosto.
Conclusione
Israele è una pedina del Pentagono nella “guerra globale”. L’élite israeliana, contrapponendosi alla transizione al multipolarismo, con cinismo e nell’indifferenza è compartecipe della distruzione d’una porzione del pianeta.
Radicata nei gangli vitali del deep state nordamericano, la lobby sionista ha avuto un ruolo determinante nel promuovere una Internazionale nera di Stati non riconosciuti dall’Onu; Taiwan e il Kosovo sono laboratori d’un progetto di dissezione neocoloniale finora respinto militarmente da alcune nazioni indipendenti. La Repubblica bolivariana del Venezuela e la Federazione Russa, rispettivamente nel 2022 e nel 2024, hanno lanciato il progetto di due Internazionali antifasciste: i socialisti venezuelani per resistere alla controrivoluzione trumpiana (Donald Trump è stato rieletto presidente nel novembre 2024) e al rilancio della dottrina Monroe; i patrioti russi per lanciare una nuova rivoluzione civile, partendo dall’Operazione Z, una “operazione militare a obiettivi limitati” che ha sradicato il nazismo in Ucraina. Venezuela e Russia sono l’avanguardia strategica dell’antimperialismo rivoluzionario, a partire dal mondo non globalizzato e arrivando nelle metropoli capitaliste.
La proiezione anticinese del Pentagono, con l’emergenza pandemica, è diventata un progetto condiviso da Tel Aviv: nel prossimo futuro, il capitalismo israeliano diventerà il “modello” da perseguire dai nazisti neocons (es. Meloni, Zelensky e Bolsonaro) nel ventunesimo secolo.
Riferimenti:
1 http://www.linterferenza.info/esteri/steve-bannon-bannoniani-distruggono-giornalismo-indipendente
2 http://www.linterferenza.info/esteri/covid-19-trump-rilancia-allonu-la-teoria-del-complotto-cinese
3 http://www.linterferenza.info/esteri/covid-19-trump-rilancia-allonu-la-teoria-del-complotto-cinese
4 http://www.lavocedellevoci.it/2022/07/04/biolaboratori-usa-in-ucraina-i-virus-usati-contro-cuba/
Immagine: Foto di Mika Baumeister su Unsplash
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